Laforenza coglie il dato + 1.5 mil nomi a dominio
sotto "it" e segnalare lo sviluppo della registrazione
automatica e di una campagna di comunicazione e cultura
http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews.html?IDn=1838
con riflessione finale sulla recente raccomandazione
ICANN
http://www.icann.org/en/announcements/announcement-4-26jun08-en.htm
Breve annotazione : cio' che e' "a destra del punto"
e' sempre stato, in DNS, un livello gerarchico - un host -
una funzione d' indirizzamento ... non un "pari oggetto" ...
[ ... e la particolar specie "IT" per pregnanza semantica,
e' sempre stato un country code "sovrannazionale":
"intrinsecamente" pertinente a naming anglo-sassone]
Rispetto alle parole di Twomey ben piu' ponderata questa
riflessione di Stefano Trumpy
http://www.isoc.it/index.php?option=com_content&task=view&id=422&Itemid=1
Giorgio
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Vedo in
http://www.iit.cnr.it/organizzazione/direzione.phphttp://www.cnr.it/istituti/DatiGenerali.html?cds=044
che Domenico Laforenza e' il nuovo direttore dello
Istituto di Informatica e Telematica del CNR
Invariate le pagine IIT (gruppi di ricerca, strutture
di servizio) e quella IANA dei parametri di root
e amministrativi http://www.iana.org/domains/root/db/it.html
Quel che conta e' il nesso Ricerca~Servizi; quindi
tecnologie, protocolli, regole, direzioni operative,
risultati di gestione ecc., ma ritengo abbia qualche
senso segnalare che con Laforenza viene confermata
una biografia "interna" alla scuola pisana di
informazione automatica.
Mi riferisco alla concatenazione che si diparte dalla
Calcolatrice Elettronica Pisana, il cui Centro Studi
fecondera' il primo Dipartimento nazionale di Scienza
della Informazione, e il Cnuce e lo IEI, i quali
in fine confluiranno nell' ISTI [mentre il Reparto
Applicazioni Telematiche del CNUCE generera' a rango
di Istituto prima lo IAT poi lo IIT]
Ho aggiornato i quadri 2.2 e 7.1 di
http://cctld.it/info_contatti/infocontatti.htmlhttp://cctld.it/storia/doc/lettera_fermi.html
Personalmente auspicavo che il CNR confermasse l' Ing.
Enrico Gregori per una ancor piu' stringente concatenazione:
l' aver svolto appassionatamente funzione di
Vicedirettore dal 2003 su nomina di Franco Denoth, di
Direttore dal 2006; per me insomma le comunita' tecnico
scientifiche generano le proprie successioni in sostanza
per cooptazione.
E' un "metodo" - quindi per definizione pur esso non esente
da critica, probabilmente oggi fuori moda, ma e'questo che
penso, e quindi cio' sottoscrivo.
P.S. Un piccolo augurio "pratico" di buon lavoro a
Laforenza: a lato della quotidiana mediazione di Ricerca
operativa e manutenzione del ccTLD, a mio avviso IIT
avrebbe ogni titolo a promuovere (o almeno contribuire a)
distribuzione di cultura telematica: storia e identita'
dell' internet, come "funziona", particolarmente lato DNS,
che cos' e'un nome a dominio, qual' e' lo stato dell' arte
dei servizi - e di una inesausta next generation - ecc.
Sostengo il progetto di un DVD didattico ed esemplare, da
aggiornare periodicamente, per gli istituti di istruzione
e formazione, che copra l' arco dall' anagrafe media
inferiore a quella universitaria.
Sarebbe iniziativa, oltre che "giusta" ... "conveniente".
Produrre informazione e' produrre consenso.
Chiedo scusa per l' inelegante argomento, ma viviamo ancora
in tempi di qualche ignoranza, e qualche fraintendimento,
sulla interneconnessione di reti (internet *non* e' una "rete" ...)
anche da parte degli establishment culturali e politici ...
e personalmente gradirei che il mio country code Top Level
Domain godesse di un informato e radicato consenso di massa.
Giorgio Giunchi
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Qualche link:
Abba Denoth Sommani
http://www.fi.cnr.it/r&f/n4/abba.htm
Gregori
http://www.quadernionline.it/igf_2008/gregori.html
Laforenza
http://miles.cnuce.cnr.it/~lafo/domenico/domenico.html
Laforenza
http://www.iet.unipi.it/dottinformazione/Workshop/Anno2005/Locandine/Inform…
(Qui vedo che Laforenza cita il CNR "Marconi art director"...
pensavo di essere lu' unico ad interessarsi di 'ste robe)