So che non attirero' le simpatie dei colleghi ma sinceramente non vedo motivi per stracciarsi le vesti, ne' il nesso con la possibilita' o meno di inviare un SMS (cosa c'entra??). Mantenere la cosiddetta "libera informazione" al di la' della legge, serve solo a permettere che si fondino leggende metropolitane basate sulla propagazione di "notizie" in rete, in una parola di far prevalere la quantita' della propagazione di una notizia, sulla qualita' della verifica delle fonti. La domanda secondo me va posta in senso inverso: come si puo' difendere qualcuno dalla possibilita' di essere calunniato su un blog? Se qualcuno parlasse male di me su un blog non avrei alcun problema, non essendo un personaggio pubblico, ma bisogna anche pensare agli effetti della diffusione di notizie false e tendenziose nei confronti di personaggi la cui immagine pubblica e' importante. Per quale motivo una calunnia su un quotidiano deve essere rettificata con la stessa evidenza e, per esempio, e' possibile infamare impunemente qualcuno su un blog? La liberta', come sanno anche i bambini, finisce dove comincia quella degli altri, quindi se qualcuno decide di mantenere un blog o similia, lo faccia sapendo che, se vuole accettare interventi non moderati e/o verificati, dovra' nel caso pubblicare anche una rettifica. A me sembra piu' giusto cosi'. Poi si puo' discutere sui modi e sulle sanzioni ma personalmente il principio mi sembra sacrosanto. Saluti Pierfranco -- DSMLab WebMail powered by Open WebMail Project (http://openwebmail.org)